Il piano di rilancio del governo è incentrato su tre linee strategiche. La prima è costituita dalla modernizzazione del Paese, che consiste nel disporre di una P.A. digitalizzata e sburocratizzata; la seconda è rappresentata dalla transizione ecologica, che consiste, in primo luogo, nella riduzione drastica delle emissioni di gas clima-alteranti in linea con il Green Deal Europeo e, in secondo luogo, nel miglioramento dell’efficienza energetica e della qualità dell’aria e delle acque; la terza, infine, riguarda l’inclusione sociale e territoriale e la parità di genere.
Il nostro Paese ha inoltre ricevuto quattro raccomandazioni da parte della Commissione europea:
a) attuare un intervento pubblico a sostegno dell’economia che tenga conto della sostenibilità del debito e che si basi sulla crescita degli investimenti;
b) fornire redditi sostitutivi e un accesso al sistema di protezione sociale adeguati;
c) garantire l’effettiva attuazione delle misure volte a fornire liquidità all’economia reale, in particolare alle Pmi, e focalizzare gli investimenti sulla transizione verde e digitale;
d) migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione.
Il Pnrr italiano, nella versione di febbraio 2021, prevede una spesa di 209,89 miliardi e si articola nelle seguenti sei missioni.
- Digitalizzazione, innovazione, competitività del sistema produttivo e turismo. Questa missione è la seconda per allocazione di fondi, con circa 45 miliardi di spesa e si baserà soprattutto sul completamento della rete nazionale di telecomunicazione in fibra ottica e sullo sviluppo delle reti 5G. Si suddivide in tre componenti:
a) digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella P.A. (11,45 miliardi), che punta a completare la rete nazionale di telecomunicazione in fibra ottica e a sviluppare le reti 5G;
b) digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo (25,93 miliardi), che mira anche a potenziare gli strumenti finanziari per migliorare la competitività delle imprese sui mercati internazionali;
c) turismo e cultura (8 miliardi). - Rivoluzione verde e transizione ecologica. Questa missione è la prima per allocazione delle risorse (66,59 miliardi) e prevede il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Si suddivide in quattro componenti:
a) impresa verde e economia circolare (5,20 miliardi);
b) transizione energetica e mobilità locale sostenibile (17,53 miliardi);
c) efficienza energetica e riqualificazione degli edifici (29,03 miliardi);
d) tutela e valorizzazione del territorio e delle risorse idriche (14,83 miliardi). - Infrastrutture per una mobilità sostenibile. Questa missione è la terza per allocazione della spesa con 31,98 miliardi. Si suddivide in due componenti:
a) alta velocità ferroviaria e manutenzione stradale 4.0 (26,30 miliardi), che punta sulla estensione dell’alta velocità e sulla messa in sicurezza e monitoraggio digitale della rete viaria;
b) Intermodalità e logistica integrata (3,68 miliardi). - Istruzione e ricerca. Questa missione prevede una allocazione di 26,66 miliardi. Si suddivide in due componenti:
a) potenziamento delle competenze e del diritto allo studio (26,66 miliardi), che si basa sulla promozione dell’accesso all’istruzione e sulla riduzione dei divari territoriali, sullo sviluppo delle competenze STEM3 e del multilinguismo e sull’istruzione professionalizzante;
b) “dalla ricerca all’impresa” (11,29 miliardi), con il rafforzamento di Ricerca e Sviluppo, lo sviluppo delle iniziative IPCEI4 , il trasferimento di tecnologia e il sostegno all’innovazione. - Inclusione e coesione. Questa missione prevede l’allocazione di 21,28 miliardi. Si suddivide in tre componenti:
a) politiche per il lavoro (6,65 miliardi), con il rafforzamento delle politiche attive e il sostegno all’occupazione, nonché lo sviluppo del servizio civile universale;
b) infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore (10,45 miliardi), che prevede lo sviluppo di servizi socio-assistenziali per disabilità e marginalità;
c) interventi speciali di coesione territoriale (4,18 miliardi), che comprendono una strategia per le aree interne, interventi per le aree del terremoto, lo sviluppo di ecosistemi dell’innovazione al Sud, la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. - Salute. Questa missione prevede l’allocazione di 18,1 miliardi. Le componenti sono due:
a) assistenza di prossimità e telemedicina (7,50 miliardi);
b) innovazione, ricerca e digitalizzazione dell’assistenza sanitaria (10,51 miliardi).
Le componenti del Pnrr italiano: composizione percentuale
21,6% – Digitalizzazione, innovazione, competitività
31,7% – Rivoluzione verde e transizione ecologica
15,2% – Infrastrutture per la mobilità sostenibile
12,7% – Istruzione e ricerca
10,1% – Inclusione e coesione
8,6% – Salute
3 L’acronimo STEM sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics.
4 L’acronimo IPCEI sta per Important Projects of Common European Interest. Si tratta di un forum che ha l’obiettivo di identificare le catene del valore di importanza strategica per l’Europa e di promuovere l’integrazione tra ricerca pubblica, mondo produttivo e istituzioni.